Andrea Vettori

Head of the Nature Conservation Unit in the Directorate-General for the Environment of the European Commission

Andrea Vettori è Capo dell’Unità Conservazione della Natura presso la Direzione Generale dell’Ambiente della Commissione Europea, responsabile dell’attuazione delle Direttive Uccelli e Habitat e della rete di aree protette Natura 2000.

In precedenza, è stato vice capo dell’unità Uso e gestione del territorio nella stessa DG, responsabile della protezione delle foreste, della protezione del suolo, della prevenzione dell’inquinamento da nitrati e dell’integrazione dell’ambiente nella politica agricola.

In precedenza, ha fatto parte del team che ha preparato e condotto i negoziati sul 7° programma di azione ambientale dell’UE (2013-2020) e ha lavorato sulla pianificazione strategica e sul coordinamento delle politiche, sull’efficienza delle risorse e su un programma ambientale per le piccole e medie imprese. imprese di grandi dimensioni.

Prima di entrare nella Commissione Europea, ha lavorato al Parlamento Europeo, per un’organizzazione europea della società civile a Bruxelles e per le Nazioni Unite a New York.

Di nazionalità italiana, ha conseguito la laurea in Economia Aziendale presso l’Università Bocconi di Milano.

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Lo stato dell’arte della transizione ecologica nell'Unione Europea

venerdì 10, 11:00–11:30

L’ottavo programma d’azione per l’ambiente (PAA) è entrato in vigore il 2 maggio 2022, in quanto programma comune dell’UE per la politica ambientale fino al 2030 concordato in via legislativa tra Commissione, Parlamento e Consiglio UE. Il programma d’azione ribadisce la visione a lungo termine dell’UE per il 2050 di vivere bene e entro i confini del pianeta. Stabilisce gli obiettivi prioritari per il 2030 e le condizioni necessarie per raggiungerli. Sulla base del Green Deal europeo, il programma d’azione mira ad accelerare la transizione verso un’economia climaticamente neutra ed efficiente sotto il profilo delle risorse, riconoscendo che il benessere umano e la prosperità dipendono da ecosistemi sani. L’ottavo PAA chiede un coinvolgimento attivo di tutte le parti interessate a tutti i livelli di governance, al fine di garantire l’effettiva attuazione delle leggi dell’UE in materia di clima e ambiente. Costituisce la base dell’UE per conseguire l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e i suoi obiettivi di sviluppo sostenibile.

Il 13 marzo 2024 è stato pubblicato il riesame intermedio dell’ottavo PAA che ha rilevato che gli obiettivi dell’UE nell’ambito del Green Deal europeo sono raggiungibili se le azioni previste sono pienamente attuate. Ha sottolineato l’importanza di raggiungere gli obiettivi climatici e ambientali anche per il loro impatto economico positivo, anche in termini di salute, resilienza o autonomia nell’uso dei materiali. Il riesame intermedio ha aggiunto che, sebbene siano state realizzate molte delle azioni previste, come le modifiche legislative, è troppo presto per valutarne l’impatto sull’ambiente in quanto devono ancora essere attuate sul campo. Per questo è essenziale che nei prossimi anni le politiche e la legislazione concordate siano attuate rapidamente.